lunedì 17 novembre 2008
La classe - Entre les murs
martedì 7 ottobre 2008
Elisa: concerto spettacolo a Milano al datch forum di Assago il 07-10-09
Ancora una conferma della grandezza di quest'artista. Perchè di un artista si tratta. Un gioiello della musica italiana.
Momenti fantastici e di grande dimostrazione di abilità tecnica come quando la stessa cantante usando strumenti con le funzioni di una pedaliera per chitarra, ha capionato la propria voce per più volte, mandandola poi in delay, e creando come tipicamente nel rock e nelle sperimentazioni elettroniche, una stratificazione sonora su cui poi si è costruito tutto un pezzo.
mercoledì 17 settembre 2008
Alex Britti al Palasharp di Milano il 17 settembre 2008
Un intrecciarsi di generi, jazz, blues, country, poi folk con le molteplici percussioni, i cambi di chitarra per ottenere ogni volta, a seconda della situazione, il sound migliore.
Vederlo e sentirlo suonare è un piacere incredibile per gli occhi e per l'udito. Le sue mani -che veloci e precise tra un glissando e un accordo, tra movimenti particolari per creare acusticamente effeti come il delayed o vibrazioni per sporcare il suono e sospiri e gemiti- sembrano comandare la chitarra sul da farsi, senza lasciarle alcuna vi di fuga, senza nessuna possibilità di sbagliare.
lunedì 23 giugno 2008
Stefano Bollanni ed Enrico Rava al teatro San Carlo di Napoli il 23 giugno 2008
mercoledì 18 giugno 2008
Petra Magoni e Ferruccio Spinetti con la loro "Musica nuda" al San Carlo di Napoli il 16-06-08
All'interno di un contesto regale come quello del teatro San Carlo -forse anche con un certo attrito tra il tipo di concerto che è stato presentato e il genere di spettacoli che vengono rappresentati normalmente nel più prestigioso teatro di Napoli- si è andato a sviluppare un concerto che ha esaltato tutto il pubblico presente, portandolo al termine del concerto a chiedere per ben due volte un ulteriore esibizione musicale del gruppo.
Ma andiamo con ordine. Il gruppo che ha suonato (perchè loro si definiscono gruppo) è costituito da un duo: Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, lei voce, lui contrabbasso (musicista degli Avion Travel). Il loro proggetto: "Musica nuda", che portano avanti da tempo.
Ciò che è impressionante è la quantità di cultura musicale che confluisce nella loro musica.
C'è una contaminazione, o meglio una commistione (termine più adatto poichè come dice il pianista Stefano Bollani, marito di Petra Magoni, contaminazione sa tanto di qualcosa di nocivo) di generi, tecniche, periodi storici, partecipazioni artistiche.
Partiamo dal repertorio che hanno presentato: un intrecciarsi di loro brani, inediti anche, pezzi scritti da altri artisti e le loro amatissime cover dei più disparati autori, spaziando da artisti come Lucio Battisti, Fabrizio De Andrè, i Beatles, divertendosi con estrema ironia con brani come il Tuca tuca della Carrà o Non ho l'età di Gigliola Cinquetti, riproponendo addirittura la parte finale di un madrigale di Monteverdi. Tutto questo è il primo tassello che ci fa capire la varietà di uno spettacolo del genere.
Ma una delle cose più interessanti è il modo con cui tutto questo avviene, il loro inconfondibile stile che è una foce di più correnti: si passa dal jazz, alla musica operistica, alla musica classica antica, e musica classica contemporanea, all'ironia e la frizzantezza di artisti come Frank Zappa oppure Elio e le storie tese, a tutto il mondo della musica leggera e della musica d'autore, ad echi di musica orientaleggiante.
La prima scelta audace sta già nel tipo di formazione, cioè voce e contrabbasso, nella quale si prende in eredità tutta una tradizione musicale (come nel jazz per esempio) che concepisce lo strumento contrabbasso così come il basso non solo come creatore di tappeto e di accompagnamento, ma di vero e proprio creatore di melodie e armonie, esaltandolo addirittura a protagonista della scena poichè unico strumento.
Però potremmo arrivare a dire che non sia l'unico strumento sul palco, proprio per il tipo di espressività e di tecnica vocale di Petra Magoni: rappresenta la piena consapevolezza dell'uso della voce come strumento musicale, in lei si riversa un abilità tecnica che le permette di spaziare tra le ottave con altezze più disparate permettendosi anche delle minime variazioni tonali e semitonali. Andando da uno stile da musica operistica ad uno stile jazz, e saccheggiando le sperimentazioni della musica contemporanea.
Quando parliamo di iflussi della musica classica contemporanea, intendiamo la loro concezione di musica a 360 gradi: in un concerto del genere tutto serve per la creazione, vari elementi si intrecciano. C'è un sovrapporsi di musica acustica e musica elettronica con vari effetti audio ben curati come echi, delayed o la difficilissima creazione di un continuum tra effetto elettronico e sonorità acustiche. Un uso ricercatoe consapevole delle luci posizionate accuratamente con la possibilità di indirizzarle nel migliore dei modi così da creare svariati effetti come la proiezione delle ombre dei due artisti, ingigantite sullo sfondo del palco. E poi naturalmente il modo in cui suonavano e cantavano: dalla tradizione jazz prendono l'improvvisazione, oppure già la sperimentazione della personalizzazione di brani già noti, così come l'uso della voce come strumento musicale imitandone a volte anche sonorità altre, come in preda a virtuosismi. Un altra nota fondamentale è la visione cageiana e contemporanea, che eleva a livello di musica vari elementi, come il respiro della Magoni ben cadenzato, il suo battere a ritmo il piede sul palco, un uso anomalo e non canonico dello strumento musicale da parte di Spinetti, suonando a volte il contrabbasso quasi come se fosse una chitarra, a volte come un violoncello, strofinando le corde, sfiorandole solamente, facendole pizzicare anche alla sua compagna di spettacolo, utilizzando tutta la loro estensione, creando musica anche battendo sulla cassa dello strumento, perchè ogni singola parte di cui è composto può creare suoni che formano musica.
Se già normalmente la musica dal vivo è sempre qualcosa di diverso dalla musica registrata, penso che questo sia il caso in cui il divario è ancora superiore: qui ciò che conta è la performance artistica che comprende anche la fisicità dei due personaggi presenti, si può dire -cosa stupenda- di aver visto Petra Magoni relamente e letteralmente impossessata dalla musica.
Così come è forte il carico di ironia e simpatia di questa fantastica coppia, che permette di alleggerire il concerto regalando risate e serenità al pubblico.
Assolutamente da non perdere. un concerto meraviglioso. Poichè secondo me le parole non arrivano a far capire bene di cosa sono capaci offriamo qui un assaggio della loro musica con la speranza di provocare curiosità in modo da spingere chi sta fruendo di tutto questo dio avvicinarsia questo fantastico mondo musicale.
Il cammello ed il dromedario
I will survive
Guarda che luna
Bocca di rosa
mercoledì 4 giugno 2008
Il Divo: l'ultimo film di Paolo Sorrentino
martedì 27 maggio 2008
Sergio Cammariere al teatro Smeraldo di Milano il 27 maggio 2008
lunedì 26 maggio 2008
Concerto Roberto Cacciapaglia all'Auditorium di Milano il 26 maggio 2008
domenica 25 maggio 2008
Be kind rewind: il film di Michel Gondry
mercoledì 21 maggio 2008
Renato Sellani alla Salumeria della Musica il 21 maggio 2008
lunedì 19 maggio 2008
Concerto Jazz omaggio ai Beatles al teatro Studio di Milano il 19 maggio 2008
La sala si riempe nella mezz'ora prima dell'ora prevista per l'inizio, quasi tutti i posti vengono occupati, la curiosità è tanta...sul palco solo sedie e strumenti, che ci fanno immaginare una gran bella orchestra.
Lievemente scende il buio, poi luce solo su due chitarre: sono le due chitarre che guideranno il concerto, donandoci le versioni quasi originali delle canzoni, sono le chitarre della memoria, così presentate da colui che ha introdotto la serata, Maurizio Franco.
Un concerto ben organizzato, senza sbavature, apparentemente senza errori, ognuno ha fatto il suo dovere, donando piacere a tutti gli spettatori, stimolati dalla stupenda musica dei Beatles, e affascinati dai mitici arrangiamenti di Marco Gotti, vero compositore per l'occasione, con i suoi bei voli musicali. Voli che penetranti e vivaci hanno trasformato e arricchito alcune delle melodie più famose del mondo...spaziando da ritmi balcanici, latini, swing, jazz stile anni 50.
Penso sia opportuno dare merito a tutta la composizione e alla serata fornendo tutti coloro che hanno contribuito alla creazione di questa piacevolissima serata e il materiale su cui si è lavorato:
OMAGGIO AI BEATLES
Come Together / Michelle / Hey Jude / Girl / And I Love Her / Yesterday / All You Need Is Love / Norwegian Wood / Eleonor Rigby
arrangiamenti originali di Marco Gotti
con la Civica Jazz Band
solisti: Emilio Soana (tromba), Roberto Rossi (trombone), Giulio Visibelli (sassofoni), Mario Rusca (pianoforte), Marco Vaggi (contrabbasso), Tony Arco (batteria)
e gli studenti dei Civici Corsi di Jazz dell’Accademia Internazionale della Musica
solisti ospiti: Sergio Orlandi (tromba), Marco Gotti (sax tenore), Giancarlo Porro (sax baritono)
e con la partecipazione di Roberto Cecchetto e Riccardo Bianchi (chitarre)
direttore Enrico Intra.
Introduzione al concerto a cura di Maurizio Franco.
Una veria goduria tra viaggi nel passato e nel conosciuto, nel nuovo e nella creatività.
Ha colpito particolarmente la batteria che ha avuto un comportamento esemplare, è stata il sunto della frase: la potenza è niente senza controllo. Un uomo dietro quei piatti e quei tamburi che si vedeva trattenuto e che si sarebbe potuto scatenare in qualsiasi momento, ma ha convogliato tutta la sua forza in una tecnica strepitosa, rispettando tempi, ritmi. Come se fosse completamente rapito ed esaltato dalla musica, si univa a lei.
Con questo non si vule sminuire nessuno anzi, una delle cose che più saltava agli occhi e alle orecchie è stata proprio la bravura di ogni singolo elemento dell'orchestra.
Dovrebbero organizzare più volte iniziative come queste.
domenica 18 maggio 2008
La poesia: un regalo che l'uomo fa a se stesso...uno dei modi migliori di cercare e trovare parole...
Non c’è male che possa distruggere l’animo dell’uomo
Noi viviamo, tutto è vita, e l’uomo può vivere tutto
L’amore: la chiave di tutto
Vivere senza amore è morire alla nascita
Ogni giorno si vive e si muore un po’
Non amare è solo una morte lunga una vita
Anonimo
UN DONO
Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l’ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha mai pianto.
Prendi il coraggio,
mettilo nell’animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza,
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà,
e donala a chi non sa donare.
Scopri l’amore,
e fallo conoscere al mondo.
Mahtma Gandhi
Il clown (la tristezza del circo)
Non c’è niente di più triste di un clown che finisce il suo spettacolo, che scivola sinuoso dietro le quinte, nel buio trascinando con se anche il suo trucco, il suo sorriso, tutto nel buio insieme alla sua anima, dove il suo volto in metamorfosi è stanco, ora da solo la sua vera essenza viene fuori: fatica frustrazione, pessimismo, angoscia…tutto questo è capace di far sorridere un bambino, a volte anche un adulto…si ritrova nella solitudine…poi anche il suo trucco va via e rimane solo l’uomo, solo le paure, solo la tristezza…come uno di quegli animali addomesticati che dopo lo spettacolo viene rinchiuso nella sua gabbia…come una delle tante esibizioni da circo…
Anonimo
Viaggio
Lo spazio della mia casa è tutti i luoghi che io posso raggiungere, il mio tempo quello per muovermi da un luogo ad un altro, il mio cuore come polvere sparsa al vento, il mondo mi scorre davanti dietro a cornici e vetri…tutto mi accompagna nel mio viaggio, ho sempre avuto il bisogno di avere tutto a disposizione e sempre…
Anonimo
Mi sentivo legato ad un aratro
solido immobile
non un passo avanti
l’angoscia mi pervadeva
lì era bloccato tra le radici steppose
mi contorcevo nel terreno arido
cadevo mi rialzavo
mangiavo la terra
io le radici
le radici io
sporco morente tiravo su le spalle
in cerca della luce
ecco, il suono della campana mi libera
mi alzo scappo
ma i lividi lasciati dai lacci
resteranno con me per sempre
Anonimo
venerdì 16 maggio 2008
Gomorra: il film tratto dall'omonimo libro di Roberto Saviano
giovedì 15 maggio 2008
Prossimi eventi consigliati
Concerto EUGENIO BENNATO 17 maggio 2008 allo Spazio OltreCaffè di Milano
Concerto: LUCA JURMAN Sunday Night Live 18 e 25 maggio 2008 al Bluenote di Milano
Concerto PAOLO CONTE 19 maggio 2008 al teatro degli Arcimboldi di Milano
Cocerto JAZZ omaggio ai BEATLES 19 maggio al teatro Piccolo di Milano
Concerto di piano solo RENATO SELLANI 21 maggio 2008 alla Salumeria della musica di Milano
Concerto LA MUSICA VOCALE DA CAMERA DI DEBUSSY E RAVEL Sabrina Pecchenino contralto, Diego Mingolla pianoforte 23 maggio 2008 al Centro Asteria di Milano
Concerto: An Evening with OTTMAR LIEBERT: Solo Guitar dal 21 al 24 maggio 2008 al Bluenote di Milano
Spettacolo Teatrale "DE' ROCKY HORROR PICTURE SHOW" presentato da "Il Nido del Cuculo" 21 maggio 2008 al teatro Ciak di Milano
Concerto ROBERTO CACCIAPAGLIA il 26 maggio 2008 all'Auditorium di Milano, Largo Gustav Mahler
Concerto EL ALMA DEL TANGO il 27 maggio 2008 all'Auditorium di Milano, Largo Gustav Mahler
Concerto SERGIO CAMMARIERE 27 maggio 2008 al teatro Ventaglio Smeraldo di Milano
Concerto MARIO BIONDI & DUKE ORCHESTRA 29 maggio 2008 al teatro degli Arcimboldi
Spettacolo Teatrale di BIAGIO IZZO: Il re di New York dal 13 maggio al 1 giugno 2008 al teatro Nuovo di Milano
lunedì 12 maggio 2008
Concerto di The Niro al Rising Mutiny di Napoli il 9 maggio 2008
"Io speriamo che me la cavo" al Teatro Nuovo di Milano il 7 maggio 2008
Storia ovviamente inspirata, come anche il titolo suggerisce, all'omonimo film...solo che qui il ragazzo che un tempo scrisse "io speriamo che me la cavo" in un tema, è ora interpretato a teatro da un brillante Maurizio Casagrande, ed è diventato un professore che da Milano viene chiamato per andare ad insegnare per una supplenza dovuta alla morte di un professore, proprio nella scuola di quel piccolo paesino in provincia di Napoli dove anche lui da piccolo aveva studiato, o almeno ci provava.
Qui si imbatterà tra nuove e vecchie consocenze e un pò ricalcando le orme sel suo vecchio professore cercherà di salvare i bambini di Corzano da un futuro già scritto all'insegna della camorra. La tematica della malavita non è nuova e in questi ultimi periodi proprio di camorra e associazioni mafiose attraverso i media e mezzi di informazione ne abbiamo sentito parlare (forse più per moda che per reale coscienza); ora non so se la decisione di creare qualcosa su questa tematica sia un caso o una scelta ricercata.
Qualitativamente oltre a Casagrande non spicca nessun altra interpretazione, lui intanto ha confermato ancora di meritarsi tanto, capace nello stesso momento di essere profondo e di saper divertire.
Le donne del cast forse semplicemente più brave a cantare che a recitare. Si può ragionare anche sulla scelta di inserire parti cantate, nelle quali proprio il nostro amato professore non eccelle. Lo spettacolo non è un musical ma ci sono vari momenti dedicati alla musica e a incerti passi di danza, anche questi non so se per una pura scelta stilistica o per attirare maggiormente il pubblico a teatro, sfruttando un altra moda di adesso dove spettacoli dove fondamentalmente si canta e si balla riempono le sale.
Ma questo spettacolo è molto di più, anzi alcune canzoni sono anche di gran spessore come la riproposizione di "Cu mme" di Gragnaniello cantata in passato dall'impareggiabile Mia Martini e dal saggio Roberto Murolo; altra canzone degna di nota la "Rumba degli scugnizzi".
Decisione difficile, penso, da parte degli autori sull'uso e la quantità del dialetto napoletano, per una questione di comprensione, ma cito una frase che lo stesso Casagrande nelle vesti del protagonista durante l'opera ci lascia: "la poesia si sente con il cuore".
Scenograficamente non troppo estroso o ricercato ma funzionale, due carrelli mobili timidamente hanno permesso cambi di alcune piccole costruzioni di cartapesta o cartongesso.
Le risate non mancano, e si trova piacere nel vedere bambini muoversi sul palco, e proprio perchè tali non si può che parlare bene, anche solo per il fatto di dovere stare lontani di casa giorni e giorni ed ogni sera recitare cercando di non sbagliare.
Non si possono fare confronti con il suo parente cinematografico, ma non solo per la diversità del mezzo usato, ma generalemente parlando, e ponendo ognuna delle due opere nel loro range artistico, si può affermare che il film sia molto più riuscito.
Concerto Neri per caso al Bluenote di Milano 18 aprile 2008
Assistere ad un loro concerto è uno dei modi migliori per essere soddisfatti di una grandissima serarta spesa nel migliore dei modi.
Concerto, al limite di uno spettacolo di intrattenimento, di gran qualità, divertente e frizzante...
I Neri per caso hanno portato tutta la loro solarità...dopo un periodo di assenza dalla scena italiana (dovuta per altro ad un periodo di turnè all'estero come nell'america del sud) tornano con un nuovo album "Angoli diversi", tutto realizzato con cover, in collaborazione con gli autori delle canzoni inserite nel lavoro: il modo di presentarcele ovviamente sempre lo stesso, il loro, a cappella.
Invitati da Nick the nightfly ad esibirsi al Bluenote durante una sua trasmissione su radio monte carlo, hanno dato vita ad uno spettacolo che aveva più valore del prezzo del biglietto.
Primo dato di fatto è il netto miglioramento tecnico del gruppo; con una minuziosità sui particolari acustici, su un coordinamento, e una gestione degli effetti sonori, incredibili, da rimanere a bocca aperta.
Le loro voci pulite e squillanti, o meglio il loro coordinarsi insieme, ci hanno deliziato con un repertorio di cover di gran classe: da Bob Marley a Sting, da George Gershwin a The Housemartins, senza dimenticarsi di artisti nostrani molto vicino alle loro orgini come Pino Daniele, Neffa (il cui brano proposto, "Prima di andare via" fa parte anche del loro ultimo album). Dall' ultimo album hanno anche proposto un pezzo energetico e penetrante dei Doobie brothers che è "What a fool believes" accompagnati da Nick the nightfly che ha preso le veci di Mario Biondi presente nel disco.
Anche ottimi intrattenitori capaci di generare tantissime risate e rendere partecipi il pubblico intero come nel ritornello del brano "Centro di gravità permanente".
Ospite a sorpresa quella sera, Mango con cui hanno cantato "Bella d'estate", altro estratto dal loro ultimo lavoro. E' stata una performance breve ma intensa che ci ha regalato piacere per le orecchie e per gli occhi. Mango si conferma un grande artista, con il quale per altro i Neri per caso hanno dimostrato avere molto feeling forse anche dato alle loro origini territoriali abbastanza vicine (zona di Salerno e provincia).
Da sottolineare il tutto esaurito del locale sia al primo che al secondo spettacolo, nonostante la pioggia che bagnava Milano...naturalmente il locale in se ha aggiunto un valore in più di fascino alla serata che per concludere posso definire piacevolissima e deliziosa, ristoratrice dell'anima: ritrovarsi in un luogo affascinante e godersi sei ragazzi capaci di stupire tutti, farli emozionare, divertire, essere così catturati dalle loro capacità tecniche e organizzative. Ogni suono rispettava il suo tempo , il suo secondo, il suo millesimo, un lavoro artificioso che si traduceva ed arrivava al pubblico come pura musica.
Questo significa farla e farla bene!!!